Come allenare la memoria: consigli e esercizi

Quanto segue aiuterà a migliorare anche il rendimento scolastico nelle materie scientifiche. La memoria aiuta a fare meno fatica nello studio e fornisce una base fondamentale per costruire un buon profitto.


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Vi capita di non ricordare il nome di una persona, un numero telefonico, un determinato luogo, oppure dove avete riposto qualcosa in casa?  i problemi di memoria sono comuni e fisiologici per tutti, ma non rappresentano sempre un problema su cui agire e curare.

La memoria ha un calo, specie con l’avanzare dell' età, e pur non rappresentando una patologia, è qualcosa che ci da fastidio. Ma è possibile allenare la memoria? Si, con alcuni esercizi e accorgimenti. Vediamo come.

l più delle volte si parla di esercizi per migliorare la memoria come una sorta di “ultima spiaggia”, e si pensa possano servire solo agli anziani, oppure a chi ha una vera e propria perdita progressiva dei ricordi. Nulla di più sbagliato: l’allenamento della memoria può essere utile anche per la salute e il benessere in generale, e permette di migliorare indirettamente la propria vita quotidiana.

Come è possibile? Il fatto è che la memoria entra in gioco in tutte le attività quotidiane. Tutti noi ricordiamo identità e aspetto di migliaia di persone, sappiamo dove si trova anche il più piccolo oggetto di uso comune in casa nostra, dobbiamo avere ben presente le strade e le vie della nostra città…

E poi, chiunque svolga un lavoro qualsiasi deve utilizzare ampiamente la memoria: il magazziniere deve ricordare spazi e luoghi delle merci, il professore nomi degli studenti e dati della sua materia, l’operaio disposizioni e meccanismi di ogni macchina o utensile… Senza contare le informazioni che vanno memorizzate a lungo e breve termine, per lo studio o il lavoro, e richiedono uno sforzo anche maggiore.

Di conseguenza, chi ha una memoria allenata svolgerà meglio qualsiasi attività, e questo comporta, innanzitutto, un notevole beneficio sull’umore e sull’autostima, che si ripercuote a sua volta sul benessere del corpo. In più, lavorare e agire con maggiore sicurezza dà la possibilità di evitare pericoli e rischi dovuti a dimenticanze e disattenzioni.

Partire dalla qualità del sonno

La prima cosa da sapere se si vuole migliorare la propria memoria è che è necessario partire dalla qualità del sonno. Il sonno è fondamentale per il nostro benessere psicofisico e dormire per una quantità di ore insufficiente o in maniera disturbata può ridurre la nostra capacità di prestare attenzione, risolvere problemi, prendere decisioni, organizzarci e anche imprimere o richiamare un ricordo.

Infatti, la memoria risente pesantemente della scarsità di sonno. Assieme a un’alimentazione corretta e a una dieta sana, un buon sonno rappresenta il principale carburante per il nostro corpo e per la nostra mente. Se dormiamo poco, il nostro cervello è più affaticato, e recuperare ogni singolo pensiero da ricordare finisce per essere molto più complesso.

Che cosa fare allora? In primo luogo, si consiglia di dormire almeno sette o otto ore per notte. Questo non solo permette di svegliarsi ben carichi dal punto di vista fisico, ma offre anche al cervello la possibilità di riposarsi a sufficienza dalle fatiche della giornata.

In più, bisogna anche fare attenzione alla qualità del sonno, non solo alla sua quantità. Questo significa che dovremmo trarre il massimo dalle nostre ore di riposo, per esempio evitando di mangiare del cibo pesante a cena o di assumere alimenti o bevande eccitanti (specie alcolici o caffè), oppure facendo qualche attività rilassante prima di dormire. Se possibile, poi, è bene non spezzare le ore di sonno in più riprese, ma concedersi una intera notte di silenzio, per un riposo sereno e continuo.

 

Benefici della scrittura e della musica per allenare la memoria 

Molti pensano che gli esercizi di memoria siano noiosi, basati sulla matematica o sul ripetere continuamente qualcosa. In realtà, è possibile allenare la memoria tramite attività creative, rilassanti e divertenti, per quanto non sembrino direttamente collegate alla capacità di ricordare.

Un esempio riguarda la scrittura: anche se non a tutti piace, è pur vero che scrivere è un’ottima palestra per la mente, più della semplice lettura. Non serve certo scrivere un libro da pubblicare: dedicarsi a comporre racconti, poesie o anche solo brevi storielle aiuta a esercitare la propria creatività e la propria fantasia, che sono parti importantissime dei processi della nostra mente.

È utile pure tenere un diario, liberando la nostra mente dai pensieri negativi accumulati durante la giornata: bastano pochi minuti al giorno di scrittura senza riserve e si noteranno i risultati. Se la mente è più libera e ordinata, la memoria e le altre funzioni cognitive saranno più fluide.

Se la scrittura può non essere un’attività adatta a tutti, l’ascolto della musica è invece una pratica più comune e diffusa. Anche ascoltare musica può migliorare la memoria: questo grazie alla sua funzione di alleggerimento dallo stress e miglioramento dell’umore, che implica una maggior facilità di concentrazione. È per questo motivo che il giusto tipo di musica può essere utile sia durante le ore lavorative, per potenziare l’attenzione e la produttività, sia nei momenti di svago e riposo, per favorire la tranquillità.

Come allenare la memoria con alcuni esercizi

  • Giocare con le parole e con i numeri. Non serve dire quanto siano importanti per la nostra mente cruciverba, enigmistica, sudoku e simili: i giochi basati sui numeri, sulle parole e sulle loro relazioni sono degli stimoli utili per il cervello e, di conseguenza, per mantenere allenata la memoria. Questo vale anche per alcuni esercizi di concentrazione che possiamo fare a mente, magari mentre camminiamo o ci dedichiamo ad altro, per esempio risolvere moltiplicazioni a doppia cifra o contare al contrario partendo da numeri elevati.
  • Scrivere con la mano non dominante. Sembra una sciocchezza, ma utilizzare la mano non dominante per scrivere un testo più o meno lungo permette di stimolare moltissime capacità di natura cerebrale (linguaggio, movimento delle mani, concentrazione, coordinazione). In questo modo si può allenare la mente e anche l’abilità di memorizzare ne trarrà beneficio.
  • Concentrarsi su ogni singola sensazione. Quando lavoriamo o siamo in piena attività non possiamo farlo ma, quando abbiamo un attimo di tempo per fare qualcosa in maniera rilassata, possiamo provare a concentrarci sulle sensazioni e sulle condizioni dell’ambiente in cui ci troviamo. Un esempio? Mentre cuciniamo, consideriamo ogni singolo profumo o sensazione tattile del cibo; oppure, facendo la doccia, chiudiamo gli occhi e concentriamoci sul tatto o sull’udito.
  • Utilizzare app apposite per esercitare la memoria. Ne esistono moltissime, per tutti gli smartphone e i tablet: si tratta spesso di giochi molto semplici, che richiedono però capacità di concentrazione e promettono di prevenire il calo della memoria con l’età.
  • Usare l’immaginazione. È uno dei consigli più generici, che riassume numerose attività specifiche: si può, per esempio, chiudere gli occhi e immaginare una storia complessa a partire da una situazione semplice, dando libero sfogo alla fantasia; oppure, ricostruire un evento del proprio passato ma ambientandolo in un altro periodo storico. Lo sforzo di creare azioni, esperienze, immagini ed eventi alternativi, scontrandoci con le nostre abitudini di pensiero, è un potente stimolante della nostra mente, e in particolare della nostra memoria.

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